I nostri lavori

La persecuzione di Diocleziano fu l'ultima e la più grave persecuzione nei confronti dei cristiani nell'Impero romano. La lotta a questa religione fu messa in atto dai tetrarchi in modo disomogeneo e fu molto dura soprattutto nelle aree orientali dell'Impero. La persecuzione ebbe origine a partire dal 303, quando furono emanati una serie di editti volti a colpire il cristianesimo e i suoi fedeli. Il cristianesimo era giudicato una religione nociva per l'Impero, poiché era considerata in grado di distogliere i cittadini dai tradizionali culti della religione pagana, di minacciare l'autorità imperiale e di provocare disgregazione sociale. Furono distrutte chiese e libri sacri, venne imposto l'obbligo di fare sacrifici in onore degli dei romani, molti furono coloro che, rifiutando di rigettare il cristianesimo, furono condannati a morte.

Primo editto

Il 23 febbraio 303, Diocleziano ordinò la distruzione totale della chiesa cristiana di nuova costruzione a Nicomedia. Nell'editto i cristiani furono privati del diritto di petizione ai tribunali, diventando oggetti di torture. Infine i senatori cristiani, gli equites, furono privati delle loro posizioni sociali.

Secondo editto 

Nel secondo editto ordinava l'arresto e la detenzione di tutti i vescovi e i sacerdoti. Ma i carceri cominciarono a riempirsi: il sistema carcerario del tempo non poteva gestire tutti i lettori, i sacerdoti e i vescovi che venivano arrestati. Si arrivò al punto che i carceri rilasciarono i criminali comuni per fare più spazio. 

Terzo editto

Dichiarò che ogni sacerdote imprigionato sarebbe stato liberato se avesse accettato di fare un sacrificio agli dei. Probabilmente con questo editto stava cercando di farsi un po' di buona pubblicità. Oppure potrebbe averlo fatto per cercato di frantumare la comunità cristiana, facendo pubblicità al suo clero.

Quarto editto

Nel 304, il quarto editto ordinò a tutte le persone, uomini, donne e bambini, di raccogliersi in uno spazio pubblico e di offrire un sacrificio collettivo. Ma se si fossero rifiutati, sarebbero stati giustiziati. 

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